Torino, XXIV Salone Internazionale del Libro, 12-16 Maggio 2011-05-09 Memoria. Il Seme del Futuro
L’ apoteosi della precarietà
SAN PRECARIO 16° PERSONAGGIO
15 sono i personaggi italiani scelti dai curatori della mostra 1861-2011. L’Italia dei Libri: ‘Protagonisti il cui pensiero – e in molti casi la stessa ‘vita esemplare’ – ha travalicato il confine della pagina letteraria ed è diventato matrice dell’identità di noi italiani d’oggi’, organizzata per questa edizione del salone del Libro.
Ma l’oggi è per molti, per troppi ‘vita precaria’ e quindi non può che essere Lui, il Santo di precarie e precari, San Precario, il 16° personaggio che apparirà al Salone Internazionale del Libro. E per la sua prima apparizione nella città della Fiat quale occasione migliore?
Il Salone del Libro – come tutti gli eventi fieristici – può esistere solo grazie al lavoro precario: montatori e smontatori, hostess e steward, elettricisti, falegnami, centralinisti, addetti alla ristorazione e chi ne ha più ne metta.
Per loro il salone significa lavoro sottopagato, straordinari non pagati, retribuzioni in ritardo, ricatti, assenza di continuità lavorativa. Non parliamo poi di ferie, malattia, maternità, diritto di sciopero. Alcuni vengono precarizzati direttamente dalla società francese GL Events Lingotto Italia, altri dalle mitiche agenzie/cooperative di lavoro, altri dalla miriade di società di subappalto. Insomma un gigantesco luna park della precarietà.
San Precario non poteva proprio esimersi dall’apparizione e portare l’annuncio dello Sciopero Precario del prossimo autunno.
Il salone rappresenta l’apoteosi della precarietà. Pensiamo infatti alla filiera che porta alla produzione di un libro. Già, non c’è solo l’autore, la casa editrice, il curatore della collana che ci permette di leggere. Ma è soprattutto un esercito precario che qualcuno ha definito ‘il punto di snodo centrale della produzione del libro’. Affiancano gli autori nella stesura del manoscritto, partecipano al progetto grafico, curano l’uniformità tipografica e la corrispondenza immagini/testo, controllano rimandi e citazioni bibliografiche, vanno a caccia di refusi e appongono il fatidico «visto si stampi».
Anche la parte multimediale, ormai indispensabile, è possibile solo grazie al loro contributo. Alcuni numeri: Adelphi 7 redattori assunti e 12 collaboratori di cui 6 a partita iva; DeAgostini Scuola 18 redattori assunti, 13 a progetto (ma con obbligo di presenza quotidiana in azienda); Mondadori (Oscar) 6 assunti, 9 cocopro con fisso mensile, 10 cocopro pagati a cottimo (cioè a cartella) e 1 collaboratore con partita IVA; Rcs (Rizzoli-Bur) 19 assunti, 17 cocopro, 2 interinali, 4 stagisti e 1 partita IVA; Mondadori Education 31 redattori assunti contro 31 atipici nelle sedi di Milano e Firenze; Piemme i dati dell’intera azienda contano 56 dipendenti assunti, 27 collaboratori, 2 interinali.
San Precario apparirà anche per benedire l’apertura dell’ennesimo Punto San Precario il primo a Torino – presso il Centro Sociale Gabrio – dove i precari di tutte le età potranno trovare assistenza legale e non solo per muoversi nella giungla della precarietà.
San Precario Milano – Punto San Precario Torino, sportello legale c/o centro sociale Gabrio – Punto San Precario Milano-Rho c/o centro sociale La Fornace, A.L.A.T.O. Assemblea dei Lavoratori Autoconvocati di Torino – REREPRE, Rete Redattori Precari
Infoweb: precaria.org – Rete dei redattori precari – Il legale – SOS Fornace – Alato
Ufficio Stampa: Paola Gasparoli
L’ apoteosi della precarietà
SAN PRECARIO 16° PERSONAGGIO
15 sono i personaggi italiani scelti dai curatori della mostra 1861-2011. L’Italia dei Libri: ‘Protagonisti il cui pensiero – e in molti casi la stessa ‘vita esemplare’ – ha travalicato il confine della pagina letteraria ed è diventato matrice dell’identità di noi italiani d’oggi’, organizzata per questa edizione del salone del Libro.
Ma l’oggi è per molti, per troppi ‘vita precaria’ e quindi non può che essere Lui, il Santo di precarie e precari, San Precario, il 16° personaggio che apparirà al Salone Internazionale del Libro. E per la sua prima apparizione nella città della Fiat quale occasione migliore?
Il Salone del Libro – come tutti gli eventi fieristici – può esistere solo grazie al lavoro precario: montatori e smontatori, hostess e steward, elettricisti, falegnami, centralinisti, addetti alla ristorazione e chi ne ha più ne metta.
Per loro il salone significa lavoro sottopagato, straordinari non pagati, retribuzioni in ritardo, ricatti, assenza di continuità lavorativa. Non parliamo poi di ferie, malattia, maternità, diritto di sciopero. Alcuni vengono precarizzati direttamente dalla società francese GL Events Lingotto Italia, altri dalle mitiche agenzie/cooperative di lavoro, altri dalla miriade di società di subappalto. Insomma un gigantesco luna park della precarietà.
San Precario non poteva proprio esimersi dall’apparizione e portare l’annuncio dello Sciopero Precario del prossimo autunno.
Il salone rappresenta l’apoteosi della precarietà. Pensiamo infatti alla filiera che porta alla produzione di un libro. Già, non c’è solo l’autore, la casa editrice, il curatore della collana che ci permette di leggere. Ma è soprattutto un esercito precario che qualcuno ha definito ‘il punto di snodo centrale della produzione del libro’. Affiancano gli autori nella stesura del manoscritto, partecipano al progetto grafico, curano l’uniformità tipografica e la corrispondenza immagini/testo, controllano rimandi e citazioni bibliografiche, vanno a caccia di refusi e appongono il fatidico «visto si stampi».
Anche la parte multimediale, ormai indispensabile, è possibile solo grazie al loro contributo. Alcuni numeri: Adelphi 7 redattori assunti e 12 collaboratori di cui 6 a partita iva; DeAgostini Scuola 18 redattori assunti, 13 a progetto (ma con obbligo di presenza quotidiana in azienda); Mondadori (Oscar) 6 assunti, 9 cocopro con fisso mensile, 10 cocopro pagati a cottimo (cioè a cartella) e 1 collaboratore con partita IVA; Rcs (Rizzoli-Bur) 19 assunti, 17 cocopro, 2 interinali, 4 stagisti e 1 partita IVA; Mondadori Education 31 redattori assunti contro 31 atipici nelle sedi di Milano e Firenze; Piemme i dati dell’intera azienda contano 56 dipendenti assunti, 27 collaboratori, 2 interinali.
San Precario apparirà anche per benedire l’apertura dell’ennesimo Punto San Precario il primo a Torino – presso il Centro Sociale Gabrio – dove i precari di tutte le età potranno trovare assistenza legale e non solo per muoversi nella giungla della precarietà.
San Precario Milano – Punto San Precario Torino, sportello legale c/o centro sociale Gabrio – Punto San Precario Milano-Rho c/o centro sociale La Fornace, A.L.A.T.O. Assemblea dei Lavoratori Autoconvocati di Torino – REREPRE, Rete Redattori Precari
Infoweb: precaria.org – Rete dei redattori precari – Il legale – SOS Fornace – Alato
Ufficio Stampa: Paola Gasparoli
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