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IL RE E’ NUDO
Li avevamo
chiamati “Gli Invisibili” per raccontare di persone che da oltre
due mesi vivono all’addiaccio, esposti a qualunque condizione
climatica, coricati su cartoni, ammassati oramai in quasi duecento in
pochi metri quadrati. Tutti arrivati dopo il 1° luglio, per caso
fortuito o rispettosa correttezza proprio il periodo che avrebbe
dovuto inaugurare il Progetto Accoglienza del comune di Saluzzo,
secondo gli astratti intendimenti di amministrazioni e istituzioni
che alla prova dei fatti si sono manifestati palesemente inadeguati.
La metà dei
migranti “invisibili” a distanza di due mesi ha reperito un
contratto di lavoro ma le condizioni di vita non cambiano: lo stesso
cartone su suolo pubblico, le stesse estreme condizioni rese ancor
più dure dalle otto-dieci ore nei campi, la fila estenuante per
l’unica doccia a disposizione.