venerdì 31 agosto 2012

i migranti bucano l'informazione..il comune sbianca di vergogna!




Non è la carta stampata a far la differenza, ma l'autonomia del comitato antirazzista e la lotta dei lavoratori stagionali, ma accade anche che il silenzio di tomba del comune, colpevole di un'accoglienza stile Rosarno, e il suo razzismo istituzionale  inizino a venire a galla sui media.

alcuni link sulla stampa locale e nazionale:

Immigrati stagionali in Piemonte: “Abitazioni peggio che a Rosarno”

Saluzzo come Rosarno Gli schiavi della raccolta “Questa non è vita”

I braccianti di Saluzzo senza un tetto diventano un caso nazionale

 



giovedì 16 agosto 2012

Il RE è nudo . a cura del comitato antirazzista saluzzo

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IL RE E’ NUDO

Li avevamo chiamati “Gli Invisibili” per raccontare di persone che da oltre due mesi vivono all’addiaccio, esposti a qualunque condizione climatica, coricati su cartoni, ammassati oramai in quasi duecento in pochi metri quadrati. Tutti arrivati dopo il 1° luglio, per caso fortuito o rispettosa correttezza proprio il periodo che avrebbe dovuto inaugurare il Progetto Accoglienza del comune di Saluzzo, secondo gli astratti intendimenti di amministrazioni e istituzioni che alla prova dei fatti si sono manifestati palesemente inadeguati.
La metà dei migranti “invisibili” a distanza di due mesi ha reperito un contratto di lavoro ma le condizioni di vita non cambiano: lo stesso cartone su suolo pubblico, le stesse estreme condizioni rese ancor più dure dalle otto-dieci ore nei campi, la fila estenuante per l’unica doccia a disposizione.

sabato 4 agosto 2012

MIGRANTI A SALUZZO: situazione al 30 luglio



Gli Invisibili



Comitato Antirazzista Saluzzese



Sono oltre 100 gli africani accampati fuori dal recinto del Foro Boario, all’interno del quale il comune ha voluto montare il tendone per sistemare altri 35 migranti trasferiti il 18 giugno scorso dopo il “trasloco condiviso” dalla stazione ferroviaria.
Erano 38 il primo luglio, in un mese sono aumentati: alcuni sono facce conosciute l’anno scorso al dormitorio Caritas, alla casa del cimitero, nell’ex magazzino della stazione, sono arrivati perché chiamati dal datore di lavoro oppure perché sapevano che il piano accoglienza previsto dal comune cominciava proprio il primo luglio; altri sono a Saluzzo per la prima volta, stupiti dalla situazione che hanno trovato, alla ricerca disperata di una coperta per la notte, di una bicicletta per uscire alla ricerca di un ingaggio.